domenica 8 marzo 2015

Giornata Internazionale della donna 2015

Il post che segue è datato 2011; riletto per caso, mi sono resa conto che poco è cambiato ma che anzi le aspettative di una condivisione tra donne e uomini dei problemi di strumentalizzazione e mistificazione di ruoli, sono state disattese. 
Inoltre, andando a cercare la Commissione Parità Uomo Donna dell'Unione Europea scopro che non è più una pagina web aggiornata ed è finita nel calderone delle sito delle leggi europee. http://eur-lex.europa.eu/ 
Proviamo a cercare a che punto siamo in termini di legislazione nei vari paesi europei, facciamoci il quadro e poi puntiamo ancora al riconoscimento di una parità sancita prima di tutto dalla legge.

8 marzo 2011
Ed è nuovamente l’8 marzo. 
Nel 2011 è più sentita questa ricorrenza: le donne sono scese in piazza in massa, dopo anni di tiepidume, e questa volta insieme agli uomini, chiedendo rispetto. Si sono rotti gli argini che contenevano il concetto di donna entro una femminilità che si è rivelata nient’altro che mercificazione.
E come se dopo aver per anni accettato di comparire
sempre più nude in contesti in cui gli uomini erano in giacca e cravatta,
sempre più oche giulive mentre gli altri discutevano seriamente,
di successo solo se legate alla vita di un uomo di successo,
e in tanti altri modi che stridono tremendamente con l’idea di donna autonoma,
improvvisamente tutto sia esploso svelando il trucco, la trappola di una vita che non è da protagonista ma da comparsa e di breve durata.
Argomenti dibattuti anche troppo.
Diamoci un taglio, occorre fare ciò che è necessario, processare, condannare, ripulire ma soprattutto riprometterci di rimanere vigili e fare passi concreti per una vera parità tra uomini e donne.
Per riflettere con dati concreti ecco la presentazione della Commissione Parità Uomo e Donna dell’Unione Europea.

Buona lettura ricordando che nessun rivoluzionario prende parte a questa commissione e che in effetti alcune problematiche sono un po’ sottovalutate (es. la ripartizione delle responsabilità familiari tra uomini e donne resta poco equilibrata (sigh!)) forse perché problema italiano e non dell’europa?