Il post che segue è datato 2011; riletto per caso, mi sono resa conto che poco è cambiato ma che anzi le aspettative di una condivisione tra donne e uomini dei problemi di strumentalizzazione e mistificazione di ruoli, sono state disattese.
Inoltre, andando a cercare la Commissione Parità Uomo Donna dell'Unione Europea scopro che non è più una pagina web aggiornata ed è finita nel calderone delle sito delle leggi europee. http://eur-lex.europa.eu/
Proviamo a cercare a che punto siamo in termini di legislazione nei vari paesi europei, facciamoci il quadro e poi puntiamo ancora al riconoscimento di una parità sancita prima di tutto dalla legge.
8 marzo 2011
Ed è
nuovamente l’8 marzo.
Nel 2011 è
più sentita questa ricorrenza: le donne sono scese in piazza in massa, dopo
anni di tiepidume, e questa volta insieme agli uomini, chiedendo rispetto. Si
sono rotti gli argini che contenevano il concetto di donna entro una
femminilità che si è rivelata nient’altro che mercificazione.
E come se
dopo aver per anni accettato di comparire
sempre più
nude in contesti in cui gli uomini erano in giacca e cravatta,
sempre più
oche giulive mentre gli altri discutevano seriamente,
di successo
solo se legate alla vita di un uomo di successo,
e in tanti
altri modi che stridono tremendamente con l’idea di donna autonoma,
improvvisamente
tutto sia esploso svelando il trucco, la trappola di una vita che non è da
protagonista ma da comparsa e di breve durata.
Argomenti
dibattuti anche troppo.
Diamoci un
taglio, occorre fare ciò che è necessario, processare, condannare, ripulire ma
soprattutto riprometterci di rimanere vigili e fare passi concreti per una vera
parità tra uomini e donne.
Per
riflettere con dati concreti ecco la presentazione della Commissione Parità
Uomo e Donna dell’Unione Europea.
Buona
lettura ricordando che nessun rivoluzionario prende parte a questa commissione
e che in effetti alcune problematiche sono un po’ sottovalutate (es. la
ripartizione delle responsabilità familiari tra uomini e donne resta poco
equilibrata (sigh!)) forse perché problema italiano e non dell’europa?